Disturbi da trattare con la Riflessologia plantare: l’Insonnia

Oggi andrò a spiegare uno dei disturbi che nella vita quotidiana è capitato, chi più, chi meno, ne soffre e si ripropone: l’insonnia.

L’insonnia è fra le mattie più ricorrenti del nostro corpo. Le cause sono molto frequenti e legate a diversi fattori, quali:

-transitoria;

-a breve termine;

-a lungo termine o cronica.

L’insonnia transitoria si manifesta a situazioni di stress acuto, viaggi brevi o intercontinentali, ricoveri ospedalieri ecc; può durare qualche giorno. Il trattamento farmacologico, in questi casi, non sempre è necessario, di solito si risolve con il ritorno alla vita normale.

L’insonnia a breve termine si manifesta a situazioni di super lavoro, stress famigliare, malattie, eventi traumatici ma necessita di attenzione in quanto, se trascurata, può diventare cronica. Sarà opportuno programmare le ore da dedicare al riposo, evitando di coricarsi o troppo presto o troppo tardi. Le bevande eccitanti dovranno essere abolite, consiglio tisane rilassanti. Le manovre da eseguire saranno orientate sul sistema nervoso, sulle zone della testa, plesso solare e sugli occhi.

L’insonnia a lungo termine richiede un’ampia valutazione, sia sulla situazione fisica che su quella psichica. Quindi, sarà bene approfondire la nostra ricerca anche in collaborazione e sotto una guida medica per stabilire come affrontare il problema. In mancanza di indicazioni precise, il riflessologo potrà prestare la sua opera per favorire quel rilassamento del sistema nervoso.

Ma se l’insonnia non è provocata da una grave malattia organica, può essere legata a problemi psicologici che, senza rientrare nell’ambito delle patologie vere e proprie, in molti casi, possono provocare disturbi alla personalità.

L’opera del riflessologo, diventa difficile ma, allo stesso tempo, stimolante. Sarà una sfida contro un nemico, invisibile ma agguerrito, che potrà sfoderare tutte le sue armi, e che andrà combattuto con abilità, astuzia e tanta pazienza.

Si raccomanda di impostare un programma preciso; non si può agire con leggerezza e in maniera saltuaria. Se non esistono le premesse per operare in modo regolare e costante, è meglio rinunciare, poiché un trattamento interrotto a metà, in un soggetto psicologicamente disturbato, può peggiorare la situazione.

I giorni e gli orari per i trattamenti, andranno concordati con il cliente ma dovranno essere abbastanza omogenei, per non creare squilibri al sistema neurovegetativo. Si lavorerà, possibilmente, a giorni alterni per un certo periodo finché non si saranno potuti valutare gli effetti della terapia. In base ai risultati ottenuti si dovranno impostare trattamenti successivi.

Non esiste un trattamento che sia valido per tutti ma, quello che non va dimenticato, è che il tocco del terapista deve essere, in questi casi, estremamente dolce, rassicurante e rilassante.

N.B.: La riflessologia plantare, come tutte le tecniche olistiche, non ha l’intento di curare ma di favorire uno stato di benessere e può affiancare trattamenti medici in corso senza interferire.

Irene Pedrazzi – Operatrice del Benessere

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