Introduzione alla Riflessologia Plantare

La mia intervista sulla Riflessologia Plantare su #livesociale per l’emittente Radio24News.

Riassumere in quattro righe cos’è la Riflessologia plantare è molto difficile ma parto con lo descrivere che parliamo di una particolare forma di massaggio che consente, attraverso una serie di stimolazioni e compressioni effettuate sulle zone dei piedi, di accertare lo stato di salute, di esercitare un’azione di prevenzione e di intervenire su eventuali disturbi, presenti o trascorsi. Si tratta di una tecnica antica di millenni nata nell’estremo Oriente da un dipinto murale rinvenuto in una tomba egizia a Saqqarah, datato 2330 a.C. La pratica si estese nel bacino Mediterraneo seguendo le migrazioni egizie ed in altre parti del mondo.

Mappa zonale dei piedi

Il merito di avere nuovamente rinvenuto nel mondo l’interesse per la riflessologia dei piedi, spetta ad un medico americano, William H. Fitzgerald, laureato in Otorinolaringoiatria all’Università del Vermont. Nel 1913 Fitzgerald diede comunicazione delle sue esperienze che suscitarono un grande interesse. Tre anni dopo, un articolo divulgativo sulla nuova terapia, il medico scrittore Edwin F. Bowers servì a diffondere negli Stati Uniti quello che definì, per la prima volta, la “Zone Therapy”. Negli anni ’60, la riflessologia, approdò in Europa, grazie all’opera degli allievi della Ingham, sviluppando approfonditi studi anche in Inghilterra, Francia,Germania, Svizzera e Russia mentre in Italia si diffuse alla fine degli anni ’70 grazie agli allievi dell’inglese Bayly ed alla tedesca Marquardt. Per diffondere e divulgare questa metodica è sorto il “Centro Italiano Riflessologia Fitzgerald” che cerca, attraverso il costante collegamento tra operatori, enti ed appassionati italiani ed esteri, di mantenere la riflessologia entro rigorosi binari di serietà.I piedi sono poli fortissimi di energia e sono un legame con le emanazioni della terra. Infine essi sono la parte del corpo che dà maggior sicurezza, in cui non ci si sente minacciati e sulla quale è quindi possibile agire tranquillamente, infondendo uno stato di calma e di gradevole benessere nel paziente. Tutte queste cose giocano un ruolo non indifferente nel corso dell’applicazione della terapia. La pianta del piede, infatti, è come una spugna e, attraverso la compressione esercitata dal massaggio plantare, favorisce il ritorno venoso verso il cuore. Da questa stimolazione, oltre alle azioni di rilassamento, depurazione ed equilibrio delle energie, il risultato a livello di circolazione sanguigna riattivata, porterà maggiore beneficio a tutti gli organi.

Il “riflesso” è una risposta involontaria, obbligata ad uno stimolo iniziatosi dai recettori nervosi esterni o da quelli interni, trasmesso al midollo spinale attraverso vie centripete ben definite. Ogni parte del corpo si predispone ad un interessamento riflessologico, in quanto, il corpo è proiettato su ogni sua zona periferica in modo tale che la sua situazione generale può essere sempre integrata ed ascoltata da tutto il corpo stesso.La terapia solitamente può durare 10-12 sedute da 45 minuti ciascuna. Ognuno di noi è diverso e, se reagiamo in modo diverso ad una terapia con antibiotici, la stessa cosa avviene con le sedute di Riflessologia.In genere la seduta viene suddivisa in tre momenti:
1) Nel primo vanno individuati i punti dolenti ed identificate le parti che devono essere sottoposte al trattamento;
2) Successivamente viene effettuato un trattamento che mira a riequilibrare i diversi organi;
3) Infine si esegue un trattamento più mirato e personalizzato sui punti che riflettono un maggior disequilibrio degli organi.

La Riflessologia plantare ha numerosi effetti benefici, è in grado di migliorare la circolazione sanguigna, eliminare le varie tossine, ridurre tensioni e stress, attivare il sistema endocrino, mantenere il corpo in perfetto equilibrio, regolarizzare le funzioni ormonali dell’apparato genitale maschile e femminile, migliorare l’apparato digerente, ridurre le infiammazioni a livello di occhi ed orecchie, ripristinare il potere autocurativo presente in ognuno di noi. E’ utile, inoltre, in casi come mal di testa di qualsiasi origine, dolori articolari, infiammazioni del sistema urinario, problemi mestruali, insonnia, menopausa, cisti ovariche.Insomma. Provare per credere.

N.B.: La riflessologia plantare, come tutte le tecniche olistiche, non ha l’intento di curare ma di favorire uno stato di benessere e può affiancare trattamenti medici in corso senza interferire.

Irene PedrazziOperatrice in Riflessologia Plantare

(Attestato di Specializzazione, titolo conseguito presso la “Tao Scuola Nazionale di Massaggio” con sede a Chianciano Terme)

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